“Freedom of Research around the Globe: A Preliminary Study”

Researchers around the globe share the common goal of increasing scientific knowledge. Yet, researchers and health care professionals operate in regulatory environments that often limit their freedom of research to degrees that vary from nation to nation. In this paper, we present the preliminary results of a larger study aiming to measure freedom of research around the globe. This paper outlines the methodology of the larger study and presents qualitative data from 10 countries in four areas of activities of researchers and health care professionals: (1) assisted reproduction technologies (ART); (2) research with human embryonic stem cells (hESC); (3) end-of-life decisions; and (4) abortion and contraception. The methodology of this study is based on the well known report on the freedom of the press published yearly by Freedom House (Karin Deutsch Karlekar and Eleanor Marchant (eds.) Freedom of the press 2007: a global survey of media independence, New York: Freedom House; Lanham: Rowman & Littlefield, 2008). Preliminary results show that location affects science: nations can be properly ranked based on the degrees of freedom that researchers and health care professionals enjoy in each nation. Conducting further research with a broader set of countries will certainly prove to be useful to assess the political and cultural determinants of limitation to freedom of research.

ITALIAN VERSION:

“La libertà di ricerca nel mondo: uno studio preliminare�?

di Andrea Boggio (Assistant Professor di Diritto, Facoltà di Storia e Scienze Sociali della Bryant University, Stati Uniti)

I ricercatori di ogni continente condividono l’obiettivo comune della crescita della conoscenza scientifica. Eppure ricercatori ed operatori sanitari operano in contesti normativi che spesso limitano, in misura diversa da Paese a Paese, la loro libertà di ricerca.

In questo intervento presenterò i risultati preliminari di uno studio più ampio che mira a quantificare il livello di libertà di ricerca in giro per il mondo. Questo intervento delinea la metodologia dello studio e presenta dati qualitativi raccolti in 10 paesi a partire da quattro campi di attività di ricercatori ed operatori della sanità: 1) tecnologie di riproduzione assistita; 2) ricerca con le cellule staminali embrionali; 3) scelte di fine vita; 4) aborto e contraccezione. La metodologia di questo studio è basata su quella di uno studio ben noto come quello sulla libertà della stampa pubblicato ogni anno da Freedom House (a cura di Karin Deutsch Karlekar Eleanor Marchant Freedom of the press 2007: a global survey of media independence, New York: Freedom House; Lanham: Rowman & Littlefield, 2008). I risultati preliminari dimostrano che il Paese di residenza influenza il tipo di produzione scientifica realizzata: gli Stati possono dunque essere propriamente classificati a seconda del livello di libertà di cui godono ricercatori ed operatori sanitari. Estendere questo tipo di analisi ad un numero maggiore di Paesi si rivelerà certamente utile per valutare i fattori politici e culturali che sono alla radice delle limitazioni alla libertà di ricerca.

Dr Andrea Boggio (Assistant Professor of Legal Studies, Bryant University, USA)

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